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Cod Art 0270 | Rev 01 del 03 Apr 2013 | Data 12 Mar 2010 | Autore Ottavio Luoni

 

   

 

L'ANFIOSSO E I CEFALOCORDATI

Descrivere questo animale è un pò come rileggere l’album evolutivo dei primi cordati o vertebrati, apparsi sul nostro pianeta nella lontanissima era Paleozoica. Difatti, l'anfiosso discende da una linea evolutiva arcaica e più precisamente da un animale che ha avuto un ruolo basilare nell'evoluzione verso i Vertebrati: la Pikaia. Quest'ultimo era un organismo simile ad una lunga e stretta foglia di colore (si presume) argenteo, che viveva nei tiepidi mari del Cambriano; i suoi resti fossili sono stati trovati nel famoso giacimento argilloscistico di Burgess, ubicato nella Columbia Britannica a 560 km a nord-est di Vancouver, in Canada. La formazione fossilifera fu scoperta da Charles Doolittle Walcottt nel 1909. Un tempo questo animale fu classificato erroneamente prorpio da C. D. Walcott, come un anellide e, solo successivamente, Simon Convay Morris lo classificò come appartenente al Phylum dei Cordati.

Dei 30 esemplari fossili estratti e ben conservati, questi ultimi mostrano una struttura sporgente che sembra proprio una notocorda. Oltre a questa caratteristica, anatomica si possono osservare dei blocchi muscolari che formano un disegno a zig-zag, che sono paragonabili a quella dell’anfiosso attuale. Sebbene questo differisca dall’anfiosso sotto molti altri aspetti anatomici, si può chiaramente ascrivere al Phylum dei Cordati o Vertebrati, e azzardare che quest’ultimo sia quindi un arcaico parente del nostro anfiosso. O meglio potrebbe trattarsi di un organismo appartenente a uno dei tanti rami collaterali estintesi nel tempo, che hanno originato i Cordati attuali. Sembra che Pikaia gracilens non abbia avuto un gran successo dal punto di vista evolutivo, perchè sino ad ora non è stato mai rinvenuto in altri giacimenti fossili del Cambriano. La sua rarità tuttavia lo rende un fossile di valore incomparabile.

Anfiosso

Gli anfiossi attuali sono dei piccoli animali marini, classificati nell’ordine Leptocardia con i generi Epigonichthys e Asymmetron (famiglia Asymmetronidae) e il genere Branchiostoma (famiglia Branchiostomidae). I Cefalocordati o Acrani, o "privi di cranio" presentano un corpo fusiforme leggermente compresso, con una muscolatura organizzata in segmenti (miotomi), con una corda dorsale (notocorda) che persiste per tutta la vita dell’individuo e che si sviluppa per tutta la lunghezza dell’animale.

L'anfiosso ha un corpo sottile, affusolato, appuntito all’estremità e appiattito lateralmente; negli esemplari giovanili il corpo è trasparente, mentre negli adulti è di consistenza rigida e gelatinosa, di un colore biancastro. È un animale filtratore che vive nei fondali marini, si ciba di frammenti organici, di plancton e di alghe unicellulari; con l’ausilio di una ventina di cirri boccali, convoglia l’acqua all’interno della bocca che attraversa poi una faringe branchiale fessurata. Gli scambi gassosi avvengono attraverso le lamelle che ne separano le numerose fenditure presenti e soprattutto attraverso la pelle. I sessi sono separati; le uova vengono deposte verso sera e si schiudono il mattino dopo, liberando larve ciliate che si sviluppano in individui adulti nell’arco di circa tre mesi. Sono note circa una ventina di specie di anfiosso, diffusi per lo più nei mari caldi e temperati, però una sola specie è presente nelle acque europee e nel nostro mediterraneo, Branchiostoma lanceolatum; il suo nuoto è di tipo serpeggiante con movimenti veloci e imprevedibili; vive infossato nella sabbia di fondo a una profondità di 4 - 15 m. in zone sottoposte a costanti correnti sottomarine. Questi animali, anni fa erano molto diffusi anche lungo i litorali sabbiosi del Golfo di Napoli, ma ora sono diventati più rari a causa dell’inquinamento sempre maggiore che caratterizza le acque delle suddette coste. La necessità di preservare gli ambienti risulta dunque fondamentale, per conservare i discendenti di tutti i vertebrati e dunque provocatoriamente di noi umani.

Curiosità: l’anfiosso più grande è Branchiostoma californiensis, mentre la specie più studiata è Branchiostoma floridae. In Cina l’anfiosso è considerato una prelibatezza culinaria e viene raccolto in gran quantità, tanto che rischia di scomparire, come accade del resto per un gran numero di animali che popolano il paese asiatico.

ZOOLOGIA DELL'ANFIOSSO: DETTAGLI di G.Pierfederici

 

Il nome anfiosso significa "aguzzo ad entrambe le estremità". Gli anfiossi più comuni appartengono al genere Branchiostoma. Essi hanno un corpo allungato e appiattito, con estremità affusolate e delle piccole pinne mediane. Possiedono anche un paio di pinne metapleuriche. L’accorciamento del corpo è impedito dalla presenza della notocorda, che rimane rigida grazie alla presenza di una particolare fibra muscolare striata chiamata paramiosina (muscolo paramiosinico). Essa ha la particolarità di rimanere contratta per lunghi periodi di tempo, il che rende la notocorda rigida. Il corpo mostra un’organizzazione metamerica e ogni segmento muscolare (miomero) è separato dall’altro da una sottile lamina di tessuto connettivo, detta miocomma. I miomeri (o miotomi) sono posti in posizione dorsoventrale e la loro contrazione permette all’anfiosso di muoversi come i pesci.

L’anfiosso può scavare e nascondersi sotto i sedimenti oppure nuotare, in entrambe le direzioni. Si nutre per filtrazione; le particelle sono avvicinate alla bocca attraverso il vestibolo che presenta dei processi chiamati cirri boccali, inseriti sul margine dell’estroflessione boccale. Essi formano una sorta di setaccio imbutiforme. La parte interna del vestibolo presenta delle bande ciliate che formano l’organo rotatorio. Esso riceve il muco prodotto dall’organo di Hatschek. La bocca è localizzata al centro di una porzione trasversale chiamata velum, probabilmente una sorta di ulteriore setaccio. La corrente d’acqua prodotta entra dalla bocca è attraversa cento e più fessure faringee (almeno nel genere Branchiostoma, sono circa 60 negli altri generi). Queste non si aprono all’esterno bensì all’interno di una cavità detta atrio. Ogni fessura è separata da un setto fenestrato contenente un elemento dello scheletro esterno. L’atrio raccoglie quindi l’acqua ingerita, ma anche i gameti prodotti., come vedremo a breve. Esso comunica con l’esterno attraverso l’atrioporo. La superficie faringea è molto estesa, essendo l’anfiosso un animale filtratore che necessita di molto cibo, ed occupa in lunghezza più della metà dl corpo. Attraverso la faringee il cibo viene intrappolato da un secreto mucoso (prodotto dall’endostilo, quindi diverso dal muco presente nell'organo rotatorio), e trasportate poi verso l’intestino. Le particelle più piccole sono deviate in una zona detta cieco epatico, mentre le più grandi procedono verso il resto dell’intestino. Le particelle più piccole sono ingerite dalle cellule ciecali (digestione intracellulare). La respirazione avviene per scambio attraverso la pelle. L’anfiosso non ha un cuore, e il sangue, privo di elementi figurati, è spinto dalla contrazione delle arterie. È spinto in avanti all’interno dei vasi ventrali e all’indietro nei vasi dorsali. È possibile distinguere un atrio venoso, che raccoglie il sangue proveniente da tutte le zone del corpo. Il sistema nervoso è poco sviluppato. Possiede un sistema nervoso centrale dorsale cavo (il midollo presenta una cavità centrale rivestita da una membrana detta ependina), e un encefalo (vescicola cerebrale) suddiviso in due sole porzioni, un prosencefalo anteriore e un deuteroncefalo posteriore. La notocorda si estende in avanti oltre l’encefalo stesso. La leptomeninge, una sottile membrana, riveste tutto il sistema nervoso centrale. L’anfiosso possiede alcune analogie con i vertebrati ma anche delle divergenze. Per esempio il tubo neurale possiede nervi spinali pari contenenti sia fibre sensoriali che motrici, e inoltre possiede un sistema escretorio non omologo alla linea evolutive che si presume abbia poi originato i vertebrati. I reni dei vertebrati sono infatti di origne mesoblastica, mentre i protonefridi della regione dorsale dell’anfiosso sono di origine ectoblastica. I sessi sono separati e dalla cavità atriale sporgono numerosi testicoli ed ovari, che liberano i gamenti prima nell’atrio e poi all’esterno. La fecondazione è esterna.

AFFINITÀ CON I CORDATI

  • parete del corpo con derma ed epidermide
  • bocca ventrale
  • celoma
  • notocorda dorsale
  • faringe perforata
  • presenza dei miotomi

DIVERGENZE DAI CORDATI

  • assenza del cuore
  • assenza di occhi, orecchie, naso, testa e cervello
  • presenza dell’atrio attorno al faringee
  • sangue senza elementi figurati
  • assenza di un vero sistema escretore

AFFINITÀ CON I NON CORDATI

  • sistema circolatorio chiuso
  • modalità di sviluppo del celoma
  • segmentazione
  • gastrulazione che avviene per invaginazione

AFFINITÀ CON UROCORDATI

  • presenza dell’endostilo
  • perforazione del faringe che si apre a livello atriale
  • presenza di cilia filtranti
  • modalità di sviluppo di nervi e notocorda

DIVERGENZE DAGLI UROCORDATI

  • mobilità
  • canale alimentare diritto
  • presenza dei nefridi
  • assenza del cuore
  • assenza del gonodotto
  • sessi separati

CECKLIST DELLE SPECIE DI ANFIOSSO

Familglia Asymmetronidae

Genere Asymmetron

  • Asymmetron lucayanum
  • Asymmetron maldivense

Genere Epigonichthys

  • Epigonichthys australis
  • Epigonichthys bassanus
  • Epigonichthys cingalense
  • Epigonichthys cultellus
  • Epigonichthys hectori
  • Epigonichthys lucayanum
  • Epigonichthys maldivensis
  • Family Branchiostomidae

Famiglia Branchiostomidae

Genere Branchiostoma

  • Branchiostoma belcheri
  • Branchiostoma californiense
  • Branchiostoma capense
  • Branchiostoma caribaeum
  • Branchiostoma clonaseum
  • Branchiostoma floridae
  • Branchiostoma lanceolatum
  • Branchiostoma minucauda
  • Branchiostoma moretonensis
  • Branchiostoma valdiviae
  • Branchiostoma virginiae
 

BIBLIOGRAFIA