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Cod Art 0088 | Rev 00 | Data 03 Dic 2008 | Autori Castronuovo M. Nicola

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Impariamo ad osservare un ecosistema e non un singolo essere vivente, fino ad osservare anche le componenti non viventi. Tutto questo ci aiuta ad essere parte integrante di un ambiente, qualunque esso sia, osservando e capendo quali sono i meccanismi che regolano la natura. Possiamo aiutare noi stessi ad integrarci all’ambiente ed essere fondamentali per la sua tutela. Teniamo presente questa scaletta che ci aiuta a comprendere e ad osservare quello che ci sta intorno.

Osserviamo dunque un ecosistema, una parte di un ambiente che raggruppa sia organismi viventi e non viventi. Nel nostro caso prendiamo come esempio un fondale marino:

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Osservando l'immagine, quali sono le parti viventi e i quelle non viventi ch eriuscite a asscorgere?

Con quest’esempio puoi capire la relazione che esiste tra tutti i fattori in un ecosistema. Per vivere ogni individuo deve alimentarsi, e nel caso del polpo, il suo cibo sarà il crostaceo che trova sotto la sabbia o nelle rocce, lo squalo si nutrirà del polpo e dei pesci, la tridacna filtra l'acqua per catturare il plancton (organismi viventi che fluttuano nell’acqua) ecc... tutto ha un legame, quindi è importante far sì che questa catena non si interrompa, altrimenti si avrà uno squilibrio innaturale dell’ecosistema, che comporterà un esubero di specie a discapito di altre in minor numero, con il risultato che nessuna avrà modo di sopravvivere a lungo. L’artefice dello sviluppo della vita sulla terra è il sole. Con il calore e la sua luce favorisce la crescita di numerose specie vegetali, che verranno utilizzate dalle specie animali, e naturalmente dall’uomo. Queste specie vegetali sono fondamentali per la vita sulla terra poiché forniscono ossigeno, indispensabile per la vita del nostro pianeta.

Abbiamo imparato che è fondamentale preservare integra la catena alimentare che trova la base nel nutrimento delle specie viventi, tutti i fattori collegati fra loro, che a volte per noi sembrano inutili e sfuggenti. Esistono esseri che possono sembrare banali, ma che in realtà non lo sono. Questi sono spesso ospiti di situazioni che sono create da altri fattori, come nel caso dei batteri, situati nell’intestino dei ruminanti (mucche ecc.) questi attaccano e rendono possibile la digestione della cellulosa, traendo in cambio ospitalità e nutrimento, l’anemone, ospitando il pesce pagliaccio trae il vantaggio di essere liberato dai parassiti, e il pesce pagliaccio a sua volta riceve riparo e protezione dai predatori.

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RIESCI AD INDIVIDUARE IN QUESTO DISEGNO LE SPECIE VIVENTI E QUELLE NON VIVENTI?

La conseguenza, della predazione, e della ricerca del cibo, crea delle strutture sociali interne ad un ecosistema, ogni individuo ricopre un ruolo e quindi si colloca in una determinata nicchia ecologica.

La nicchia ecologica della gazzella, del coniglio, della zebra, è quella di consumatore primario o erbivoro, quella del leone, dell’aquila, è di consumatore secondario o carnivoro, quella della quercia, del seme, è quella di produttore. Ogni individuo è quindi reperibile ad un determinato “indirizzo”: il luogo dove questo abita, quindi l’habitat di appartenenza.

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Dovremmo diventare tutti osservatori della natura e quindi custodi del nostro pianeta.

Impariamo a guardare, com’è fatto un albero, cosa lo compone e che ruolo ha per la natura, una formica che cammina sola alla ricerca di cibo, che ruolo ha nell’ecosistema, ecc. Un giorno di tanti anni fa, camminavo nel bosco con mio figlio Davide, poi ci fermammo a riposare sopra ad un masso, Davide notò delle formiche che camminavano qua e là, come molti bambini si incuriosì, e la cosa che gli venne spontanea, fu quella di calpestarle quasi infastidito da questo piccolo insetto. Forse è capitato anche a voi, magari con un’ape, che vi ronza intorno, volete schiacciarla o ucciderla per la paura che vi punga. La prima cosa che dissi a mio figlio, fu quella di non toccare l’insetto, perché per prima cosa stava cercando del cibo, utile alla colonia, e che anche le formiche, avevano dei piccoli dentro il formicaio che attendono il cibo dai loro genitori, in secondo luogo dissi, che le formiche ricoprono un ruolo importante nell’ecosistema del sottobosco. Impietosito forse dalla storiella dei piccolini e dei genitori, capì e non osò più calpestarle. Gli ccosistemi sono molteplici, ogni Habitat ne possiede uno, a volte questi sono mutati dai comportamenti dell’uomo, con gli inquinanti, con le barriere artificiali che esso costruisce, un esempio utile a capire può essere questo: le città o le case che sorgono ai margini di una foresta, o del mare, o di un lago isolato, tutti fattori che influiscono negativamente sulla natura ed il comportamento dei suoi abitanti perché questo comporta inquinamento. L’uomo produce rifiuti, con le sue attività che il più delle volte non sono riciclati o riutilizzati come dovrebbero, comportamenti che influiscono in modo negativo ed immediato sull’ambiente.

La discarica controllata è un’area pianeggiante, con caratteristiche del terreno tali da evitare pericoli di inquinamento delle falde acquifere, dove degli appositi teli di materiale plastico vengono stesi sul terreno per impedire la contaminazione. I rifiuti sono accatastati in pile alte due o tre metri coperti a loro volta da teli, vengono sottoposti alla degradazione dei batteri che operano in assenza d’ossigeno, in un processo di fermentazione che produce gas (biogas), in caso di pioggia le acque che filtrano nel terreno sono raccolte da tubi e convogliate in vasche per la depurazione.

Ogni città ha dei punti di raccolta e smaltimento rifiuti, almeno così dovrebbe essere, dove ognuno di noi può conferire riciclando tutto ciò che può essere riciclato, batterie auto, oli vegetali, oli minerali (olio auto), pile, lampadine, lattine, scatolame, legno, vetro, carta, rifiuti vegetali, elettrodomestici, gomma, plastica, polistirolo, questi fra i più rappresentativi.

ORA TOCCA A NOI FARE LA NOSTRA PARTE. IMPARIAMO A RICICLARE E SALVAGUARDARE L’AMBIENTE, CON UN COMPORTAMENTO RESPONSABILE, CHE AIUTA NON SOLO L’UOMO, MA LA SOPPRAVVIVENZA DEL NOSTRO PIANETA.

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