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Cod Art 0408 | Rev 00 | Data 28 Apr 2011 | Autore:Federico Gamberini

 

   

L'ATTREZZATURA SUBACQUEA: UN MONDO TUTTO DA SCOPRIRE 1° parte

AtrezzaturaAppena decisi di partecipare al corso di sub di primo livello, mi trovai, per la prima volta, ad avere a che fare con l'attrezzatura; ovvero tutte quegli oggetti che ci permettono di poter vivere in acqua proprio come fanno gli abitanti del mare.
“Tutte queste cose servono per fare il sub?” fu il mio primo pensiero.
Si servono tutte, ovvero ce ne sono alcune indispensabili e altre non essenziali, ma quelle essenziali occorre conoscerle a fondo; ora cominceremo ad avvicinarle, senza timore reverenziale, ma con la dovuta curiosità che contraddistingue ogni subacqueo motivato.
Ci avvicineremo molto gradualmente, guardando nel dettaglio, tanto per iniziare, la parte che ci permette di continuare la respirazione e rimanere in assetto, ovvero parleremo di Bombola, Erogatore e GAV (Giubbotto ad Assetto Variabile).

L'aria che noi respiriamo durante l'immersione arriva dalla Bombola, nella quale è contenuta in una forma compressa. Le bombole possono essere costruite in acciaio o in alluminio e si differenziano per la loro capacità; esistono bombole da 5 litri, 12.5 litri, 10 litri, 15 litri e infine 18 litri e, in fase iniziale di immersione, devono essere caricate a una pressione di 200 bar, per cui ribadiamo che in immersione sportiva, il subacqueo respira aria allo stato compresso ma trattasi comunque della stessa miscela gassosa che le respiriamo normalmente. Un discorso a parte merita la miscela Nitrox che è ampiamente utilizzata in subacquea ricreativa ed è costituita da aria impoverita di azoto e arricchita di ossigeno. Bombole
Le bombole sono costituite da varie parti che sono:

Il collo normalmente assume delle colorazioni che servono ad indicare il contenuto e sono:

La bombola è la parte più pesante della tua attrezzatura, quando la sollevi non curvare mai la schiena, eviti così di caricarla; cerca sempre di caricare le gambe, piegandole, oppure se puoi, trascinala afferrandola dalla rubinetteria.

Giubbotto ad Assetto VariabileIl GAV (Giubbotto ad Assetto Variabile), chiamato anche Jacket per la sua forma a giacca, è lo strumento che noi subacquei utilizziamo al fine di poter mantenere in immersione un assetto neutro, ovvero rimanere in equilibrio idrostatico. Inoltre il Gav funge da struttura atta al fissaggio della bombola, in modo che questa rimanga vincolata al nostro corpo.
Il Gav è composto da un sacco nel quale viene incamerata parte dell'aria contenuta nella bombola e da un tubo corrugato con due pulsanti di carico e scarico, atti all'immissione e all'emissione dell'aria dal Gav stesso.
I Gav possono avere più di una sacca contenitiva, per permettere all'aria di alloggiarsi sia nella parte posteriore che nella parte laterale e, da questo punto di vista, esistono in commercio moltissime soluzione. Inoltre è dotato di cinghie regolabili e ganci di attacco rapido, al fine di favorire la vestibilità e la facilità nell'indossarlo. Le proposte commerciali sono tante, vi sono Gav di tutte le misure, forme e prezzi. Un buon metodo per non sbagliarsi, dopo aver definito il budget di spesa, potrebbe essere quello descritto qui sotto:

Al fine di mantenere il nostro Gav efficiente nel tempo, dopo un immersione in mare o in piscina, è bene risciacquarlo con acqua dolce, sia nelle parti esterne che in quelle interne (le parti interne possono essere accessibili smontando le valvole di scarico rapido); soprattutto la parte interna, che normalmente è trascurata, deve essere accuratamente lavata.

ErogatoreIl Gruppo Erogatore è lo strumento di cui ci serviamo, noi subacquei, per trasmettere l'aria dalla bombola alla nostra bocca e quindi ai polmoni. L'erogatore, oltre a coinvogliare l'aria, ha anche la funzione di ridurre la pressione sino ad un valore pari a quello dell'acqua che ci circonda. Il sistema è costituito da due riduttori di pressione:

Noi subacquei sportivi normalmente utilizziamo un gruppo erogatore chiamato Octopus, formato da un primo stadio e da due secondi stadi; il primo è quello che utilizziamo normalmente, l'altro è di riserva e viene comunemente chiamato fonte d'aria alternativa. Infine è presente un manometro. Il termine Octopus deriva dalla somiglianza che ha la struttura con il nostro amico polpo e i suoi mitici tentacoli.
Quante cose si possono ancora dire su questi tre elementi fondamentali, ma procederemo per gradi, dunque per oggi possiamo fermarci qui; ma l'attrezzatura essenziale è gia terminata?
Certamente no, come facciamo a potere vedere sott'acqua, come facciamo per muoverci e per proteggerci dal freddo?
Tutto questo sarà l'argomento del prossimo articolo, per ora un saluto consueto per noi sub: "Buone Bolle a tutti".

Federico Gamberini
Istruttore NASE n° OWI13063624IT

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