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Cod Art 0210 | Rev 00 | Data 11 Ott 2009 | Autore Ottavio Luoni

IL MAR IONIO

Foto1Il Mar Ionio si estende per 616.000 km² ed è delimitato, a Nord e ad Ovest dalle coste della Penisola italiana e dalla Sicilia meridionale da quelle dell’Albania e della Grecia, ad Est comunica con il mare Tirreno tramite lo Stretto di Messina, e con il Mar Adriatico attraverso il Canale d’Otranto. Il Mar Ionio è il più profondo mare italiano, in alcune zone i suoi fondali raggiungono comodamente i 4000 mt di profondità, con una punta di 5020 mt presso il capo Matapan nel Peloponneso in Grecia. Sulle sue coste si affacciano alcune importanti località balneari fra cui Otranto, S. Maria di Leuca, Gallipoli, Metaponto, e alcune grandi Isole fra cui Capo Rizzato, Taormina, Un altro arcipelago di isole che sorgono da questo mare sono le Isole Ionie, ubicate presso la costa greca, esse comprendono le Isole di Corfù, Cefalonia, Leucade o Santa Maura, Itaca, Zante, sono Isole dalla morfologia montuosa, caratterizzate da coste molto ripide e frastagliate. L’antichissimo nome di questo mare deriva proprio Isole, che a loro volta lo ebbero dal popolo degli Ioni, antichi abitanti di quei luoghi. Questo mare si estende poi ad Occidente, confinando con il Mediterraneo occidentale, che bagna la costa della Tunisia e a sua volta si congiunge con il Mare di Alboran, che è una zona molto ristretta di mare che prende il nome da un isolotto che si trova nelle vicinanze dello Stretto Gibilterra. In questa zona si possono trovare animali e vegetali tipici del mediterraneo ma anche flora e fauna proveniente dall’Oceano Atlantico.

Il tasso di salinità dello Ionio oscilla tra il 38 ÷ 38,75 per mille, quindi si deduce che esso è un mare molto salmastro, e le sue acque per questo motivo sono povere di pesce, ed è caratterizzato da maree minime, mediamente appena 23 cm tra l’alta e la bassa marea.

Il suo fondale è in prevalenza roccioso, caratterizzato da una flora e fauna tipica di questo ambiente, vi troviamo la posidonia, spugne, coralli, stelle marine, polpi etc…Foto2

Sulla costa ionica si aprono diverse grotte, in cui trovano rifugio gli ultimi esemplari di foca monaca (Monachus monachus), anche se il numero della colonia recentemente monitorata, varia fra le 300 e le 400 unità, fra maschi e femmine. Questa foca goffa sulla terraferma, è agilissima in mare, è ghiotta di cefalopodi. I cuccioli riescono a raggiungere la profondità di 180 m. Trascorre lunghi periodi in mare aperto e si avvicina alla costa soltanto nel periodo che precede il parto, allora passa molto tempo fuori dall’acqua dormendo su spiagge ed in grotte riparate, dove dare alla luce il piccolo.

Alla foce del fiume Simi in comune di Policoro (MT) in Oasi protetta è possibile osservare alcune tartarughe marine (Caretta caretta) che in questo luogo vanno a deporre le uova. Presso l’area marina protetta di Porto Cesareo che si estende tra la Terraferma e un’isola,  l’Isola dei Conigli, osserviamo fondali con particolari ecosistemi, fra i quali una medusa che è oggetto di studio, perché è in grado di invertire il ciclo biologico dell’invecchiamento. Il Mar Ionio è considerato un ”mare di passaggio” tra la fauna e la flora tipicamente mediterranea, e quella più calda tropicale proveniente da Suez, e quella più fredda proveniente dallo Stretto di Gibilterra.

Specie aliene arrivate dal canale di Suez sono il pesce balestra (Balistes carolinensis) che è dotato di robusta dentatura, e per questo motivo di preoccupazione per le culture di mitili in Puglia. Altre specie il barracuda, il pesce pappagallo, il pesce palla etc….ma l’aspetto più preoccupante è dato dalla proliferazione indiscriminata dell’alga caulerpa (Caulerpa racemosa) che attacca in modo sistematico le praterie di posidonia, che sono i veri polmoni del Mar Mediterraneo.

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