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Cod Art 0390 | Rev 00 | Data 15 Mar 2011 | Autore: Federico Gamberini

 

   

SUBACQUEA RICREATIVA: QUANDO TUTTO EBBE INIZIO

Correva l'anno 2002 quando io ed alcuni amici eravamo a Malindi. Erano gli ultimi giorni di una splendida vacanza in Kenia. Tra un cocktail e una passeggiata sulla spiaggia, si ragionava sulla destinazione della prossima vacanza; quando si presenta un'opportunità inaspettata, oserei dire unica, vinciamo un viaggio, destinazione Sharm El Sheik.
Dopo il primo momento di 'enorme euforia', realizzammo che non si poteva andare nelle acque del Mar Rosso senza avere la possibilità di godere di quel grande patrimonio tanto decantato, ovvero la Mitica Barriera Corallina.
Tornati a casa, decidiamo quindi, di iniziare a frequentare un corso sub, al fine di arrivare all'appuntamento con un Brevetto Subacqueo.
Ecco, la mia avventura nel mondo sommerso inizia proprio così, in maniera completamente casuale; la casualità ha voluto farmi approcciare alla subacquea in questo modo e, da allora, mi sono innamorato di tale attività.
Mi è entrata dentro, l'ho coltivata con cura e grande amore, trasmettendola anche alle persone a me care e vicine. Lo stesso può avvenire a voi, o magari è avvenuto nello stesso modo, per casualità.
Oggi mi ritrovo Istruttore e desidero sempre più comunicare quanto il mare nelle sue profondità sia meraviglioso e quanto sia splendida l'avventura del Subacqueo Sportivo.
Per iniziare un percorso subacqueo, innanzi tutto, è necessario rivolgersi ad un Istruttore o a una Scuola Sub; queste non è difficile trovarne, in quanto se si è completamente a digiuno della materia, oggi come oggi, è sufficiente andare su internet, cercare con un qualsiasi motore di ricerca 'corso sub', con annesso la città in cui si vive (nel mio caso, che vivo a Bologna, digiterei 'corso sub Bologna', se lo provate uscirà anche il mio sito (http://www.federosub.com/), usciranno una serie di link che vi rimanderanno a delle strutture subacquee vicine a voi.

Voglio soffermarmi sull'argomento, anche se apparentemente sembra banale o scontato, in quanto solo un istruttore preparato e accreditato da una didattica può consentirvi di approcciare in modo progressivo e sicuro l'attività. Diffidate di tutte quelle forme che non passano attraverso questo metodo, solo un'adeguata preparazione teorica e pratica vi permetterà di entrare nel mondo della subacquea dalla porta principale, godendo a pieno delle emozioni che essa vi saprà donare. Una volta individuata la Scuola o l'Istruttore, si parte. Ma in cosa consiste veramente un Corso Subacqueo di Primo Livello?
L'attività consiste nell'affrontare un percorso Teorico e un percorso Pratico operativo nel quale si apprendono tutte le necessarie conoscenze, competenze e abilità per affrontare il mare o comunque le così dette acque libere. Durante l'apprendimento teorico, assieme al tuo Istruttore, affronterai svariati temi quali la fisica e la fisiologia dell'immersione, la conoscenza di tutta l'attrezzatura tecnica di base e avanzata, l'ambiente subacqueo, il riconoscimento e gestione dei problemi, computer e tabelle di immersione. Imparerete a gestire e pianificare l'immersione e infine, per ultimo, ma non per importanza, tratterete il 'sistema di coppia'.

Sì, avete capito bene, il sistema di coppia!

La subacquea è un attività di gruppo, mai solitaria. L'immersione è l'espressione di una attività individuale, inserita all'interno di un gruppo omogeneo e organico; il proprio compagno è la persona con la quale si 'vive l'immersione' a più stretto contatto, egli è sott'acqua il nostro migliore amico, con il quale, non solo dovrai vivere l'immersione, ma anche pianificare e preparare tutta l'attività che si svolge prima di andare in acqua e, quando ci si trova nel magico mondo sommerso, è la persona che può salvarti la vita in caso di necessità.
Avrete quindi compreso che la subacquea è un'attività di gruppo, un'attività di carattere sociale, in sostanza è stare bene con gli altri, sia sopra che sotto il mare.
L'attività di natura pratica, sempre accompagnato dal tuo Istruttore, consiste nel acquisire tutte quelle abilità operative che ti consentono di stare in acqua in completa sicurezza e nel miglior confort possibile.
Normalmente l'approccio è costituito da esercizi di difficoltà crescente che, una volta eseguiti con tranquillità, mettono in grado l'allievo di poter andare nelle profondità marine per la prima volta nella sua vita.
Dopo aver dato uno sguardo in modo sintetico a come ci si approccia alla subacquea e come funziona un Corso Sub di Primo Grado, cominciamo a trattare, comprendere e analizzare quello che sono le attrezzature tecniche che ci permettono di andare sott'acqua, ma questo sarà l'argomento del prossimo articolo.

BREVE STORIA DELLA SUBACQUEA

 

La storia della subacquea si perde nella notte dei tempi.Alessandro il Grande sott'acqua

Si narra che Alessandro il Grande (a destra), che volle osservare tutto il territorio conquistato, si fece calare in acqua dentro ad una botte di vetro e, raccontò, che un grosso pesce rimase con lui per quattro giorni e quattro notti. Si narra anche che i suoi sommozzatori costruirono sbarramenti subacquei in diversi porti. Anche Erodoto parla di due subacquei greci, Scillia e sua figlia Ciana, che tagliarono le gomene della flotta persiana, mandandole alla deriva. Nel tempio di Delfi vennero erette due statue d'oro in loro onore. E come non ricordare gli urinatores romani, che indulgevano in strane pratiche come quella di riempirsi la bocca di un olio per 'meglio respirare'.
Campana subAristotele parla poi di contenitori rovesciati, usati dai raccoglitori di spugne, che sruttavano gia allora il principio della campana subacquea.

Dal lontano 1400 ha inizio la subacquea, con Leonardo da Vinci, che ideò uno scafandro con un tubo per la respirazione tenuto in superficie da un galleggiante di sughero. Questo congegno funzionava solo fino a due metri di profondità. Più sotto, la pressione dell’acqua sul petto del sommozzator, è troppo forte per permettergli di inalare aria attraverso il tubo.
Campana subacquea di Halley

Nel 1531, la prima campana subacquea, basata su un disegno di Leonardo, fu utilizzata da Guglielmo di Lorena in Italia, per esplorare i relitti di navi romane. L’attrezzatura a forma di botte, cingeva la vita del sommozzatore e gran parte del suo peso era sostenuto con delle funi dalla barca d’appoggio. La quantità di aria immagazzinata consentiva una permanenza subacquea di circa un’ora. Scafandri

Nel 1690, Edmund Halley, inventò una campana subacquea che allungava i tempi di immersione, rifornendo di aria direttamente dalla superficie, un barile di appoggio a tenuta stagna. Il congegno era dotato anche di una finestra per l’esplorazione dei fondali. Ideò anche un cappuccio a tenuta e dei tubi che consentivano ai sub di operare al di fuori della campana.

Sopra, la campana di Halley. C: barile d'aria; F: tubo e sub con cappuccio a tenuta.

Nel 1797, fu disegnato da Karl Heinrich Klingert, uno dei primi completi da immersione. La giacca e i pantaloni erano di cuoio impermeabile, mentre il casco era di metallo, con un oblò in vetro. Sulle spalle andava adagiato un serbatoio di aria, la cui durata era estremamente limitata. Smeaton, nel 1788, inventò una pompa in grado di rifornire di aria la campana subacquea. Scafandro

Nel 1829, i fratelli John e Charles Deane, inventarono il primo elmo da palombaro con un tubo per la respirazione. L'aria veniva pompata dalla superficie, consentendo lunghe permanenze in acqua, un’invenzione che rivoluzionò la subacquea e aprì la strada per una successiva fase di immersioni non soltanto a carattere esplorativo, ma anche professionale, della subacquea. La loro invenzione fu sfruttata commercialmente da Siebe Gorman di Londra. Sulla scia del successo dei fratelli Deane, nel 1832 la Marina Militare britannica fondò la prima scuola per subacquei del mondo.
Infine, Benoît Rouquayrol e Auguste Denayrouze, nel 1865 inventarono uno scafandro in cui l'aria era pompata dalla superficie, dotato di un contenitore da sistemare sulla schiena dell'operatore. Così poteva staccarsi per brevi tratti dalle briglie e camminare liberamente sul fondale. Una valvola forniva l'aria alla stessa pressione dell'acqua e solo quando richiesta dal subacqueo. Una trovata geniale, reinventata poi da
Émili Gagnag, nel 1942.

 
     

 

Federico Gamberini
Istruttore NASE n° OWI13063624IT

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