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Cod Art 0014 | Rev 01 del 25 Mar 2013 | Data 06 Nov 2006 | Autore Pierfederici Giovanni

 

   

 

In questo terzo articolo dedicato alle dune, sono trattate le formazioni dunali degli ambienti di acqua dolce. In Italia esempi del genere non esistono. Nemmeno le dune in prossimità del delta del Po sono paragonabili alle formazioni naturali costiere dei grandi laghi americani, poichè si tratta di ecosistemi nati in ambiente costiero marino, e ora lontani dal mare a causa della progradazione del delta stesso. La stesura del testo che state leggendo ha richiesto molto lavoro, a causa della totale mancanza di informazioni in lingua italiana, e alla scarsa divulgazione, anche in lingua inglese, di qualsiasi informazione a proposito. Testi di buon livello che trattano l'argomento sono difficilissimi da reperire, e nessun titolo è comunque giunto tra le nostre mani. Quindi tutte le informazioni che trovate di seguito, sono il risultato di un lavoro di ricerca mirato alla raccolta delle informazioni stesse, reperite dai siti internet degli enti di gestione dei parchi americani o all'interno di riviste non specialistiche. Gli articoli a carattere scientifico trovati sull'argomento sono tutti a pagamento e non sono reperibili on-line. Buona Lettura

LE DUNE COSTIERE DEI GRANDI LAGHI AMERICANI

Foto1

Sopra, fotografia aerea, Lago Michigan. Notare la linea di costa con le prime dune di sabbia, parzialmente coperte e consolidate dalla vegetazione. Sotto, Blow out (Blow-out dune) di dimensioni rilevanti, a nord di Benton Harbor, MICHIGAN (21 giugno 1966). Notare anche la presenza di dune paraboliche di notevoli dimensioni (spiegazione nel testo). FONTE: http://www.geology.wisc.edu/~maher/air/air09.htm.

fOTO2

I processi alla base della formazione delle dune che circondano i Grandi Laghi degli Stati uniti, in particolare il Lago Michigan, sono praticamente gli stessi responsabili della formazione delle dune degli ambienti costieri o dei deserti. Tuttavia lungo i litorali le dune si sviluppano sempre parallele alla linea di costa, (dune lineari, con eccezioni lungo la costa occidentale degli Stati Uniti) indipendentemente dalla direzione del vento prevalente, poiche è la vegetazione, che distribuita appunto parallela alla costa, a causa del cuneo salino, da via al processo di formazione delle dune embrionali (Vedere articolo Genesi e Formazione delle Dune Costiere). Sulle sponde del Lago Michigan si trovano quattro principali tipi di dune, 1-le dune lineari, 2-le dune paraboliche, 3-le dune trasversali e 4-le perched dune. Le dune lineari sono analoghe alle dune costiere degli ambienti marini, e formano nella parte nord del lago Michigan, delle strutture complesse e molto estese (swale* complex) risalenti, almeno le porzioni più antiche, a 4000-5000 anni fa. La loro formazione è in relazione anche alle variazioni di livello del lago, ed ha avuto come conseguenze il disfacimento e la successiva formazione di nuovi cordoni dunali. All'interno dell'Indiana Dunes National Lakeshore, si trovano almeno 150 cordoni di dune lineari, che si estendono per quattro miglia e sono il risultato di almeno 4000 anni di deposizione sedimentaria. Stessa cosa all'interno del Michigan's Wilderness State Park, con oltre 100 cordoni di dune. L'altezza media di questo tipo di dune è abbastanza modesta, si aggira attorno a 4-4.5 metri. Le dune paraboliche sono anch'esse associate alla linea di costa del Lago Michigan e del Lago Superiore, e formano dei complessi di dimensioni rilevanti. Il processo alla base della loro formazione non è stato chiarito nei dettagli, sembra comunque che sia legato all'azione del vento e alle variazioni del livello del lago. Queste dune sono circondate da vegetazione di alto fusto, e quando a causa della risalita del livello dell'acqua il terreno sabbioso viene destabilizzato, si ha un cedimento e la formazione di una vasta depressione detta blowout, come visibile nella fotografia sopra. È stato calcolato che si ha un cedimento ogni 100-200 anni, e quando questo è avvenuto, subentra l'azione del vento prevalente, che tende ad allargare il blowout verso l'interno. Le dune paraboliche raggiungono altezze considerevoli, fino a 90 metri, come si evince dalla fotografia del blowout di Benton Harbor (vedere fotografia sopra).

Le dune trasversali sono dislocate solo in alcune zone della Upper Peninsula of Michigan, e sono disposte perpendicolarmente alla direzione del vento, possono raggiungere i 6 metri di altezza e sono simili a quelle che si formano in alcune zone del nord Europa. Come si siano originate rimane invece una questione ancora da chiarire. Infine le perched dunes sono quelle che raggiungono le dimensioni maggiori, oltre i cento metri di altezza, sono per lo più composte da sedimenti ben classati, tipo silt e argille, che possono essere rimosse facilmente dai forti venti che soffiano nella zona dei Grandi Laghi. Queste dune sono anche caratterizzate da pendenze notevoli, infatti l'angolo di riposo delle argille è maggiore di quello delle sabbie quarzose (le sabbie attorno ai Grandi Laghi sono prevalentemente quarzose, con una bassa percentuale di feldespati, magnetite -di colore nero e ben visibile tra il sedimento- tracce di calcite e frammenti granitici) e quindi queste dune presentano pendenze critiche che insieme alle altezze considerevoli rendono poco agevole l'ingresso alle spiagge.

Questi ambienti sono dal punto di vista ecosistemico estremamente interessanti. E' possibile trovare esempi di alberi di alto fusto che crescono sul terreno sabbioso delle dune lineari, gia poco lontano dalla linea di costa, dove crescono foreste di conifere ben stabilizzate, con essenze di pino rosso (Pinus resinosa) e pino bianco (Pinus strobus) quasi pure. Ma procediamo per gradi. La zonazione a grandi linee è la seguente. Si ha la spiaggia, a cui fa seguito il complesso delle foredune, si hanno poi le depressioni intradunali spesso allagate, e infine si hanno le backdune. La spiaggia è la porzione meno estesa tra quelle elencate, ed è soggetta all'azione del moto ondoso e alle variazioni di livello del lago, è quindi la porzione più dinamica in assoluto. Sono presenti piante psammofile come Lathyrus japonicus e Cakile edentula, tra le più comuni, mentre sono numerose le specie di uccelli e di insetti che frequentano questo ambiente, dove si trovano facilmente resti organici (pesci morti e altri organismi) che fungono da nutrimento per numerose specie. La zone detta foredune è quella dove le piante pioniere determinano l'accumulo della sabbia e la conseguente formazione delle dune embrionali, destinate ad accrescersi e a divenire delle dune vere e proprie. Tipica pianta pioniera è Ammophyla breviligulata (vicariante della nostra A. littoralis), detta marram grass, che contribuisce alla stabilizzazione dei sistemi dunali. Altre piante che possono essere trovate sono Prunus pumila, Cornus stolonifera, Arcostaphylos uva-ursi e varie specie di Salix sp. La zona retrodunale matura è detta backdune forest, ed è rappresentata, oltre che dalle specie citate in precedenza Pinus resinosa e Pinus strobus, anche da Sassafras albidum e Populus grandidentata. Queste essenze ricevono gran parte del nutrimento dalle acque piovane, poichè gli accumuli periodici di sabbia a cui sono sottoposte, soprattutto durante la stagione invernale, sono estremamente poveri di nutrienti. Le depressioni intradunali (o infradunali) dette interdunal wetland, possono essere allagate o meno, questo è in relazione alle oscillazioni del livello del lago, così la quantità di acqua presente è variabili di anno in anno. In questa zona è molto comune Pinus banksiana conosciuto meglio come jach pine. Ma le specie più interessanti sono quelle disgiunte, così dette perchè crescono normalmente sulle coste Atlantiche e attorno al lago Michigan a migliaia di Km di distanza. Tra queste Solidago houghtonii, che con i suoi rizomi si accresce notevolmente durante gli anni.

*Il termine swale è usato nel linguaggio comune per indicare una depressione o una buca

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