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Cod Art 0699 | Rev 00 | Data 20 Ago 2015 | Autore: Pierfederici Giovanni

 

   

 

VONGOLE: TAGLIA MINIMA E PROBLEMATICHE DELLA PESCA

In questo periodo molti utenti hanno chiesto precisazioni in merito alla pesca delle vongole. Qui è possibile leggere un resoconto dettagliato sui sistemi di pesca e raccolta della vongola autoctona Chamelea gallina (Linneo, 1758, sin. Venus gallina), ovvero quelle che si pescano nel medio e alto Adriatico e in alcune località della Puglia (Lesina, per esempio).

Il problema della taglia minima si è ripresentato anche quest'anno, ma è un vecchio problema. Il regolamento sulla taglia minima delle vongole autoctone risale al lontano 1968. L'elemento nuovo di quest'anno è relativo alla tolleranza; non è possibile commercializzare vongole al di sotto dei 2,5 cm. e la tolleranza appunto, è nulla. Dunque, se un controllo da parte degli organi preposti (fatto con un comunissimo calibro di plastica, spesso sporco di sabbia e salsedine, in mano a persone spesso poco esperte) dovesse far emergere esemplari di 2,49 cm. la sanzione (molto salata) è assicurata. Non vogliamo giustificare nessuno, ma è chiaro che non è possibile selezionare con gli attuali vagliatori (attrezzi preposti alla selezione per taglia) esemplari esattamente corrispondenti (figura sottostante). Ricordiamo che il regolamento sulle taglie minime riguarda solo Chamelea gallina e non le vongole filippine alloctone commercializzate sotto la dicitura di vongole veraci.

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Sulla destra, in alto, il cilindro di trasporto, sulla sinistra il vagliatore. Si può notare il primo dei tre setacci utilizzati per la separazione delle vongole sulla base delle taglie minime consentite.

Un altro problema è relativo alla moria dei banchi di vongole e al fatto che le stesse, quando sopravvivono, non crescono nei tempi previsti o non crescono per nulla. Il primo punto è ancora da chiarire. Statisticamente, le morie dei grandi banchi dislocati nelle acque dell'Emilia Romagna e delle Marche sono legati alle piene del fiume Po e di altri corsi d'acqua. Ma la statistica non è sufficiente, occorre risalire ai fattori determinanti le sempre più frequenti morie che, solo nel 2014 sono state decisamente abbondanti.

Il problema relativo al secondo punto è probabilmente da ricercarsi nelle selezioni operate negli anni dai pescatori stessi. Come per i pesci, vale anche per i molluschi la regole che, se catturo esemplari grandi a scapito di quelli troppo piccoli, questi ultimi hanno maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi, per cui le popolazioni future saranno maggiormente rappresentate da esemplari più piccoli e a crescita lenta.

Purtroppo in rete si discute impropriamente su questo argomento, l'articolo che meglio illustra la situazione è possibile leggerlo qui, anche se è scritto che le vongole si catturano con le reti ed è raffigurata un'imbarcazione che nulla ha a che fare con la pesca delle vongole. In altri siti (Il Giornale, il Resto del Carlino, ecc..., la confusione è relativa alle specie oggetto del "regolamento Mediterraneo".

 

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