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Cod Art 014Se | Rev 00 | Data -- Ago 2006 | Autore S. Curzi

 

LA SEMPLIFICAZIONE DELLE SPIAGGE

Nel nostro paese gran parte delle spiagge del centro nord, con importanti realtà anche nel sud, sono date in concessione dagli enti preposti dietro pagamento di un canone. Il titolare della concessione offre poi servizi al cliente dietro il pagamento di una quota. Senza entrare nel discorso dei servizi offerti, la cui qualità percepita dipende ovviamente dai singoli soggetti, vorrei soffermare l'attenzione piuttosto su ciò che comporta la realizzazione di uno stabilimento balneare, da cui deriva poi il concetto di spiaggia semplificata. In un ambiente costiero integro, per esempio una spiaggia sabbiosa, si possono notare dune embrionali (vicino alla linea di costa), a cui fanno seguito le dune bianche e le dune grigie (descriveremo di cosa si tratta nel dettaglio alla pagina dedicata espressamente alle dune). La copertura vegetale di questi ambienti è molto interessante e gli ecosistemi costieri sono molto ricchi in termini di biodiversità. Possiamo trovare accanto alle piante alotolleranti molti insetti che si sono adattati alla sabbia, diverse specie di rettili e numerose specie di uccelli. Gli ambienti intradunali, depressioni umide occupate da stagni costieri effimeri o permanenti, sono unici e sempre più rari in Italia. Ebbene, quando si interviene in un ambiente simile per realizzarci uno stabilimento balneare con tanto di servizi e tutto quello che occorre, è necessario sempre chiedersi cosa si perde e cosa si guadagna. Sbancare le dune (in alcuni paesi alcuni amministratori hanno deciso di spianare -letteralmente- le dune perchè ostacolavano la visibilità e l'accesso al mare) significa perdere l'intera copertura di piante alotolleranti, la comunità animale ad essa associata, l'azione di protezione esercitata in precedenza dalle stesse dune che sono e si comportano come una barriera fisica -in altri termini le dune sono delle barriere perchè impediscono l'ingresso a monte degli aerosol che sono dannosi per le colture e per la vegetazione naturale, rallentano inoltre i processi erosivi esercitati dall'azione del moto ondoso-, l'integrità dell'intero ecosistema costiero. Passiamo ora ad analizzare ciò che si guadagna. L'accessibilità e la fruibilità rimangono tali e quali a prima, gli ambienti dunali sono infatti accessibili anche ai disabili con apposite passerelle in legno, utilizzate appunto per gli accessi e per non danneggiare la vegetazione. I servizi di vigilanza, salvataggio e pulizia possono essere garantiti ugualmente, come avviene in Spagna e in altri paesi europei, dove le spiagge private nel complesso sono molto rare, e in quelle libere i suddetti servizi sono di eccellenza, con servizi igienici pulitissimi e spesso migliori di quelli delle concessioni in Italia, servizi di pulizia quotidiani con dislocazione dei punti di raccolta facilmente raggiungibili, e servizi di vigilanza e salvataggio di ottimo livello. Una spiaggia naturale può tranquillamente coesistere con ciò che si richiede, con tutto ciò che una spiaggia in concessione può offrire e con i servizi che essa offre. Le uniche cose che si perdono sono le superflue comodità che gli stabilimenti in concessione propongono. L'approccio del turista "balneare" in Italia è -credo- alquanto superficiale, spesso turisti sconsiderati e poco educati considerano la spiaggia una discarica, ove lasciare i resti di un falò o di un pranzo improvvisato, che viene tollerato in spiagge libere ma non nelle concessioni. Non credo, per concludere, che si guadagni molto con una spiaggia "attrezzata", come detto ciò che essa possiede è trasferibile ad una spiaggia naturale, con i dovuti accorgimenti. Condivido poi ciò che molti di voi hanno evidenziato, ossia il fatto che vedere ombrelloni regolarmente disposti, una sabbia perfettamente in piano (l'operazione di "spianatura" viene effettuata alla mattina presto e/o alla sera prima della chiusura), denota una certa insicurezza nel cliente tipo degli stabilimenti balneari, come dire "guai se qualcosa è fuori posto, tutto deve essere adattato alle mie esigenze..." ma lascio l'argomento a chi si occupa di psicologia, con la speranza di avere conferma/smentita delle, seppur brevi e semplici, tesi fino ad ora esposte.

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Esempio di spiaggia ghiaiosa ancora integra. Purtroppo l'amministrazione comunale rade al suolo annualmente la vegetazione (sono state identificate oltre 50 specie tra alofite e nitrofile) perchè considerata di ostacolo alla fruibilità e perche considerata come rifiuto da eliminare. Un chiaro esempio di scarsa lungimiranza degli enti locali. Sulla destra è possibile notare (in giallo) la presenza di tre esemplari di Glacium flavum, il papavero giallo delle spiagge, che rende in primavera e durante l'estate unico questo ambiente. Sotto, ecco in cosa mi sono imbattuto nell'agosto 2006. Un chiaro esempio di cosa si è fatto e si continua a fare (parte dell'opera è molto recente, con l'esclusione dell'hotel realizzato in tempi meno sospetti) delle nostre spiagge.

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