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17 GENNAIO 2013

BOCCIATO RICORSO INUIT, RIMANE DIVIETO COMMERCIO PELLICCE DI FOCA IN EU
Gli Inuit canadesi, i produttori e i commercianti di prodotti derivati dalle foche, sono legittimati direttamente a proporre un ricorso contro il divieto di commerciare, nell'Unione Europea, prodotti derivati dalla foca? No. Lo ha stabilito l'avvocato generale Juliane Kokott, perché - così come ha deciso il Tribunale - con il Trattato di Lisbona, l'attenuazione dei requisiti per cui i singoli, possono impugnare gli atti giuridici dell'Unione di portata generale dinanzi al giudice europeo, non si applica agli atti legislativi. La vicenda ha inizio quando un'organizzazione di rappresentanza degli interessi degli Inuit canadesi, nonché produttori e commercianti di prodotti derivati dalle foche, ha chiesto ai giudici dell'Unione l'annullamento del divieto generale di commercio dei prodotti derivati dalla foca nell'Ue. Un divieto emanato dal legislatore dell'Unione nel settembre 2009, contenuto nell'apposito regolamento. Un regolamento che escluse dal divieto l'immissione e la vendita sul mercato di prodotti derivati dalla foca che provengono dalla caccia tradizionalmente praticata dagli Inuit e da altre comunità indigene e contribuiscono alla loro sussistenza. Il regolamento è stato elaborato dall'UE allo scopo di armonizzare le norme in vigore nella Comunità in materia di attività commerciali riguardanti i prodotti derivati dalla foca ed evitare in tal modo turbative del mercato interno per quanto riguarda i prodotti in questione, inclusi i prodotti equivalenti o sostituibili ai prodotti derivati dalle foche. Ed è stato elaborato anche cercando di tener conto dei requisiti in materia di benessere degli animali. Leggi tutto su GreenReport.

 


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