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27 FEBBRAIO 2013

CORTE USA: ATTIVISTI DI SEA SHEPHERD SONO PIRATI
Una corte d'appello americana, ha stabilito che i militanti dell'associazione ecologista Sea Shepherd sono dei 'pirati', aprendo la strada alle baleniere giapponesi per intraprendere azioni giudiziarie contro di essi. "Non è necessario avere una gamba di legno o una benda sull'occhio" per essere un pirata, ha detto il giudice Alex Kozinski, rigettando un giudizio di primo grado che aveva affermato il contrario e si era opposto al ricorso delle baleniere giapponesi contro l'ONG. "Quando qualcuno attacca delle navi, lancia contenitori pieni di acidi, o lancia delle bombe fumogene, è, senza il minimo dubbio, un pirata", ha detto il giudice.
Ha poi definito Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd, un personaggio 'eccentrico''. La settimana scorsa la flotta giapponese era stata costretta a interrompere la caccia alle balene nelle acque australiane dell'Antartico a causa "dell'eccessiva vicinanza delle unità" ambientaliste, tale da rendere troppo difficile il rifornimento di carburante dalla nave cisterna. Fonte: Ansa.

Nota: a parte i giudizi morali del giudice Alex Kozinski, le bombe stordenti, almeno nell'ultimo caso documentato, sono arrivate dai marinai giapponesi [ndr].

Da EcoBlog
Non si comprende come una corte USA possa perdere tempo in qualcosa su cui non ha alcuna giurisdizione. Sembra una mossa piuttosto goffa per controbilanciare la denuncia presentata dall’Australia contro il Giappone, alla Corte Internazionale di Giustizia, per caccia illegale. La Sea Shepherd ha sofferto numerosi guai giudiziari a causa del suo estremo attivismo. Lo scorso anno, il suo presidente Paul Watson, rimase agli arresti domicliari per due mesi in Germania, in seguito ad una richiesta di estradizione da parte del Costa Rica, per un incidente navale. Watson fu poi rilasciato su cauzione e l’estradizione non ha avuto luogo. È possibile anche firmare una petizione rivolta alla Casa Bianca per farrozare il divieto di caccia alle balene nell’Oceano meridionale.