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28 FEBBRAIO 2013

SQUALO LIMONE ATTACCA TURISTA CANADESE
Dopo l'attacco di ieri, in Nuova Zelanda, presso la famosa spiaggia di Muriwai, dove ha perso la vita un uomo di 47 anni, arriva la notizia di un altro attacco, per fortuna non mortale, presso il famoso reef di Tapu, Polinesia Francese (Bora Bora). Il reef di Tapu è molto frequentato dai sub di tutto il mondo, soprattutto per osservare da vicino molte specie di squalo, tra cui lo squalo limone Negaprion acutidens, da non confondere con lo squalo limone atlantico Negaprion brevirostris.
Secondo le statistiche dell'International Shark Attack File, le due specie in questione sono responsabili di soli 10 attacchi documentati e nessuno di questi è risultato mortale; tra questi, ricordiamo il famoso caso di Al Brenneka del novembre 1976.
Le due specie sono facilmente avvicinabili, tuttavia possono risultare pericolose se attratte da oggetti particolari, da esche e/o pesci attaccati alla cintura dei sub e, soprattutto, durante l'attività di shark feeding. E forse, nel caso che ha coinvolto Zohar Kritzer il 9 febbraio scorso a Bora Bora, la causa dell'incidente è appunto da ricercarsi nell'orologio da polso dello sfortunato diver, azzannato all'improvviso proprio all'altezza dell'orologio subacqueo.
Secondo uno studio del 2005, i divers coinvolti in incidenti con gli squali nella Polinesia Francese, rappresentano il 49% dei casi registrati, e questo nella maggioranza dei casi avviene durante l'attività di shark feeding.

Attacco squalo a Bora Bora
Photo Credit: La Dépêche de Tahiti