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12 MARZO 2013

LA CASA DI... ALGHE
Per molte amministrazioni ed imprenditori delle aree costiere, le foglie di Posidonia oceanica spiaggiate, sono solo un fastidio per il turismo ed un costoso "rifiuto" da smaltire, ma questa materia prima - altrove - si è rivelata un ottimo isolante. Come spiega il Fraunhofer, la più grande organizzazione di Application-Oriented Research Europea "durante l'autunno, l'inverno e la primavera le spiagge mediterranee sono disseminate di piccole palle di "alghe" formate dalla pianta Posidonia oceanica, conosciuta anche come erba di Nettuno. Sebbene questo materiale naturale sia considerato come un prodotto di scarto e, generalmente, vada a finire in discarica, è disponibile, abbondante e rinnovabile ed in realtà è troppo prezioso per essere gettato via. Le piante marine presentano una serie di caratteristiche, come la sostanziale non infiammabilità e la resistenza alla muffa, che le rendono interessanti per il settore delle costruzioni. Possono essere utilizzate come materiale isolante senza la necessità di usare additivi chimici, e possono essere messe fra le travi dei tetti spioventi e sui muri interni. Le fibre delle alghe fungono da tampone, assorbendo il vapore acqueo per poi rilasciarlo senza perdere la propria capacità di isolare l'edificio. E con un contenuto di sale compreso tra solo lo 0,5 e il 2%, le palline di Posidonia possono essere utilizzate per produrre un materiale isolante che non marcisce". Leggi tutto su GreenReport.