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24 LUGLIO 2013

I DELFINI SELVATICI SI CHIAMANO PER NOME
I delfini selvatici usano nomi propri per identificarsi, cercarsi l'un l'altro e rispondere a chi li chiama: è questo il senso di una ricerca condotta da Stephanie L. King e Vincent M. Janik – rispettivamente dell'Università di St. Andrews, in Scozia, e dell'Indian Institute of Science a Bangalore, in India – che firmano un articolo sui Proceedings of the National Academy of Sciences, in cui confermano la capacità di questi cetacei di usare "etichette" vocali apprese per identificare gli esemplari del proprio gruppo. Il fenomeno dell'identificazione o etichettatura vocale è quello per cui un animale usa costantemente uno specifico segnale acustico quando si trova di fronte a un oggetto o a una specifica classe di oggetti. L'etichettatura con segnali appresi è una caratteristica fondamentale del linguaggio umano, ma è molto rara nei sistemi di comunicazione non umani: nel mondo animale in genere vengono sfruttati segnali che non sono influenzati dall'apprendimento, come quelli per esempio che indicano uno stato di allarme o la presenza di cibo. Alcuni animali, come i pappagalli e i delfini, hanno tuttavia mostrato la capacità di apprendere e utilizzare i segnali vocali per etichettare oggetti in condizioni sperimentali.
In questo studio i ricercatori hanno monitorato il comportamento di un gruppo di tursiopi che vive al largo delle coste orientali della Scozia per controllare se questa capacità faccia effettivamente parte del loro sistema di comunicazione naturale, sfruttando il fatto, già noto, che nell'interazione con i conspecifici ogni esemplare emette un "fischio firma" che lo identifica in maniera unica. Una caratteristica particolarmente rilevante di questo fischio firma è che non dipende dalle peculiarità anatomiche del tratto vocale dell'animale, ossia dalle sue caratteristiche timbriche (quelle solitamente utilizzate nel mondo animale per distinguere il richiamo di un esemplare da quello di un altro), ma dallo specifico schema di modulazione delle frequenze emesse.
A differenza di quanto avviene negli uccelli, inoltre, il fischio firma – che rappresenta un piccolissimo segmento del repertorio vocale dell'animale, e che può essere riprodotto da altri esemplari - non viene emesso in funzione dell'accoppiamento o della difesa del territorio, ma in funzione del mantenimento dei rapporti sociali all'interno del gruppo. Nel corso della ricerca King e Janik hanno registrato sia il comportamento vocale spontaneo dei delfini sia le loro risposte a versioni artificiali dei diversi fischi firma prodotte dagli sperimentatori. In particolare, l'analisi delle registrazioni effettuate ha mostrato che, quando i delfini selvatici sentono una riproduzione del proprio fischio, rispondono sistematicamente, mentre non interagiscono quando il richiamo udito è costituito dal fischio firma di un altro esemplare. Fonte: LeScienze.

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