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23 OTTOBRE 2013

ALLARME CAFADOS, NULLA DI NUOVO SOTTO IL SOLE
Recentemente stampa, tv e internet sono tornati a ricordarci dell'esistenza del Cafados; per la verità, molti hanno speculato affermando che si tratta di un nuovo spray dalle grandiosi proprietà, addirittura capacae di rendere fresco un pesce pescato una settimana prima. In realtà il Cafados è noto da tempo; è noto dove e come si può acquistare, chi lo acquista, perchè si acquista e come si usa. Si tratta, in sintesi, di una miscela di additivi, alcuni legali, altri illegali, che alterano in parte l'aspetto del pesce. All'esterno il prodotto ittico sembra fresco, almeno nei confronti del consumatore medio, che non ha un occhio ben allenato. Di fatto, chi ha alle spalle una certa esperienza, riconosce subito un prodotto fresco da un prodotto non fresco o male conservato.
Purtroppo un prodotto ittico fresco solo in apparenza, può nascondere al suo interno elevate quantità di istamina e altre sostanze potenzialmente tossiche per ingestione, per cui l'utilizzo del Cafados rimane vietato.
Il punto è che non si comprende bene come mai si diffondono allarmismi ad intermittenza quando l'allerta dovrebbe rimanere alta durante tutto l'anno. Ultimamente sulle spiagge si ritrovano sempre più contenitori in plastica azzurrini, esattamente uguali a quelli con cui si commercializza il Cafados; chissà se gettati da qualche peschereccio oppure, quello di abbandonarli sulla sabbia, è un modo per disfarsene utilizzato da qualche commerciante con pochi scrupoli. E da pure fastidio che alcuni si lamentino del fatto che se ne parla, dal momento che il settore della pesca è in crisi e quindi andrebbe, come dire, lasciato in pace e lontano da futili allarmismi.
E' necessario parlarne, rendere consapevole il consumatore, segnalare eventuali sospetti e rendere partecipi tutti, a cominciare dai pescatori, passando per i rivenditori, le pescherie, le industrie di trasformazione e lavorazione dei prodotti ittici, le GDO (ricordiamo la recente inchiesta che ha coinvolto un gran numero di grandi supermercati del nord Italia) e la piccola distribuzione.


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