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25 OTTOBRE 2013

IL PRIMO CROSTACEO VELENOSO DEL MONDO
I ricercatori hanno scoperto il primo crostaceo velenoso, una creatura simile ad un centopiedi che vive nelle grotte sottomarine dei Caraibi, delle Isole Canarie e dell'Australia occidentale. Si tratta del remipede cieco Speleonectes tulumensis, un terribile predatore che liquefa le sue prede, altri crostacei, con un veleno simile a quello che iniettano i serpenti a sonagli, un complesso cocktail di tossine, enzimi e un agente paralizzante. Su Molecular Biology and Evolution i ricercatori spiegano che lo Speleonectes tulumensis, distrugge i tessuti del corpo con il suo veleno e poi "succhia" fuori un cibo liquido dall'esoscheletro della sua preda.
Uno degli autori dello studio, Ronald Jenner, zoologo al Museo di Storia Naturale di Londra, ha detto a Bbc News Science & Environment che "le intuizioni uniche di questo studio potrebbero davvero contribuire a migliorare la nostra comprensione dell’evoluzione dei veleni animali. La tecnica di alimentazione del remipede come quella di un ragno è unica tra i crostacei. Questo veleno rappresenta un grande adattamento per questi cavernicoli che vivono nelle grotte marine povere di nutrienti".
I crostacei sono un grande gruppo della più ampia categoria di animali conosciuti come artropodi e comprendono gamberi, krill, aragoste e granchi. La maggior parte è acquatica ma alcuni, come porcellini di terra, vivono sulla terraferma. Bjoern von Reumont, anche lui del Museo di Storia Naturale di Londra sottolinea: "Questa è la prima volta che abbiamo visto il veleno utilizzato nei crostacei e lo studio aggiunge un nuovo importante gruppo animale nel roster degli animali velenosi noti. I veleni sono particolarmente comuni in tre dei quattro principali gruppi di artropodi, come gli insetti. I crostacei, tuttavia, sono una lampante eccezione alla regola. Mentre possono essere diversi, come le minuscole pulci d’acqua, il krill, i granchi ed i cirripedi, non una delle circa 70.000 specie descritte di crostacei fino ad ora era nota per essere velenosa". Fonte: GreenReport.

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