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31 OTTOBRE 2013

CACCIA ILLEGALE ALL'ISOLA DEL GIGLIO, LA FORESTALE BECCA L'ASSESSORE
L'anno scorso il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli (centro-destra), si scagliò contro alcune associazioni ambientaliste ed animaliste che organizzarono campi anti-bracconaggio nell'isola, colpevoli – a suo dire – di aver dato un'immagine sbagliata del suo Comune e dell'intera comunità gigliese, pubblicando foto che mostravano uccelli e conigli selvatici uccisi dopo essere finiti nelle "schiacce", le trappole fatte con una pietra in bilico su un bastoncino, tagliole e lacci, e affermando più o meno che non si poteva scambiare la tradizione con il bracconaggio. La teoria pressappoco, era che – nonostante l'evidenza – il bracconaggio al Giglio non esistesse.
Chissà cosa dirà ora lo stesso sindaco di fronte alla notizia che ha visto ieri un suo assessore fermato e denunciato dal Corpo Forestale dello Stato mentre cacciava, fortunatamente fuori dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, utilizzando a quanto pare, mezzi proibiti dalla legge. Al Giglio, dove la notizia si è sparsa in un battibaleno, si parla insistentemente richiami elettronici e, se così fosse, chissà se il sindaco e la sua giunta considerano anche questi mezzi come "tradizionali".
La cosa sarebbe ancora più imbarazzante se l'assessore/cacciatore elettronico fosse lo stesso che da anni non perde occasione per attaccare il Parco Nazionale affibbiandogli pure colpe assurde, come un noto esponente della giunta Ortelli ha fatto anche recentemente su un giornale online locale. Fonte: GreenReport.

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